Margherita Giordano, consegue la laurea in Scenografia con il massimo dei voti, nel 2011, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Già durante gli anni dell’accademia prende parte a numerose esposizioni collettive della capitale. Nel 2013 consegue la qualifica professionale di Interior designer presso l’Istituto Quasar di Roma, ma continua la sua attività espositiva con alcune personali in numerosi poli culturali romani. Nel 2014 la collaborazione con l’azienda 197 Piermarini Design si concretizza in una personale dell’artista nei bellissimi spazi dello store di via dei Prati Fiscali (RM), intitolata “Les yeux fermes - l’Arte incontra il Design”.
Proprio questo grande amore per la pittura e l’illustrazione da una parte, e per il design dall’altra, la conduce ad inserirsi nella stimolante realtà di Flatland studio, presso la Citta dell’altra economia (RM), dall’inizio del 2013. Assieme agli altri professionisti presenti nello spazio di coworking (architetti, ingegneri, artisti), organizza e prende parte a numerose iniziative ed eventi culturali, nella veste di pittrice ed illustratrice e realizza costantemente opere su commissione per privati ed esercizi pubblici.
Da Dicembre 2016 il suo curriculum espositivo si arricchisce, arrivando nel 2018, sotto la curatela di Carla Mazzoni ad esporre nella splendida cornice di Spoleto e del suo Festival dei due mondi. Sempre nel 2018, grazie ad una collaborazione con INSIDE ART, realizza, durante la Rome Art Week, una personale Archetipi-tra Gea e Caos- presso la sede editoriale del mensile, la Fondamenta Gallery. Alla fine del 2018 è presente nella collettiva Feeling Different , all’interno della manifestazione Paratissima Art Fair di Torino, ed è fra i finalisti del Premio Catel e nella collettiva presso il Museo Mastroianni in Roma, con catalogo a cura di Vittorio Sgarbi.
Il forte interesse per la psicologia e l’animo umano la spinge alla dimensione del viaggio anche per poter contaminare la propria cultura con una diversa, di incontrare esseri umani, volti, colori che possano portarla ad una visione ancora più ampia e variegata del “piccolo universo terreno”, puntando l’obbiettivo ad un altro universo, alla grandezza e la totalità del cosmo.